Scommesse, stop alla tassa per il fondo salva Sport
Il TAR Lazio accoglie il ricorso di una società di betting e annulla la tassa per il fondo salva sport. L’Udienza di conferma si terrà il prossimo 2 dicembre
Prevista nel D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) convertito in L. 17 luglio 2020 n. 77 nella misura dello 0,5% sulla raccolta delle scommesse su qualsiasi evento sportivo, inclusi quelli virtuali, al netto dell’imposta unica, tale misura sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021 e dovrebbe avere la finalità di aiutare le società sportive duramente colpite dalla crisi dell’emergenza epidemiologica del Covid-19. A tale riguardo, era stato stabilito un tetto massimo, fissato per l’anno 2020 in 40 milioni di euro, mentre per il 2021 sale a 50 milioni di euro. Tale ulteriore tassa sulle scommesse però, ha suscitato molte polemiche soprattutto tra gli addetti ai lavori del settore dei giochi. Numerose, infatti, sono state le proteste organizzate dai gestori e lavoratori del comparto del gioco legale che hanno provato a far sentire la loro voce alle istituzioni, ritenendo che la nuova tassa fosse ingiusta e sproporzionata a seguito di un così lungo periodo di chiusura forzata degli esercizi. Molti di essi sostengono che lo 0,5% sulla raccolta potrebbe incidere fino al 17-18% sul totale degli incassi causando una perdita di fatturato che, per molte agenzie di scommesse già in grande difficoltà, potrebbe comportare il definitivo fallimento con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro. Orbene, pochi giorni fa il Presidente della Seconda Sezione del Tar Lazio, con un decreto cautelare, ha accolto il ricorso di Betfair che chiedeva l’annullamento della suddetta tassa e ne ha sospeso il pagamento, la cui prima rata scade il prossimo 30 novembre, sul presupposto che “si possono ritenere sussistenti i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza richiesti dall’art. 56, primo comma, del c.p.a., stante l’oggettiva ed immediata lesività dei provvedimenti impugnati, specialmente nella parte in cui impongono un cospicuo versamento entro il prossimo 30 novembre”. Secondo i giudici amministrativi, infatti, Betfair, “in qualità di soggetto economico che offre scommesse tradizionali a quota fissa, soprattutto attraverso una tipologia particolare di gioco pubblico, regolata dalla normativa italiana e conosciuta come Betting Exchange per la quale non effettua alcuna attività di effettiva raccolta, si trova ad essere al momento incisa dall’adozione della determinazione direttoriale” di Adm per quanto riguarda “le modalità di calcolo e di applicazione dell’importo dello 0,5 per cento della raccolta sulle scommesse”. Tale provvedimento, però, dovrà essere confermato dal Collegio dopo aver discusso compiutamente la questione in contraddittorio con A.D,M. La nuova udienza è stata fissata per il 2 dicembre prossimo. Ricordiamo, comunque, che anche il Presidente della Prima Sezione Quater del Tar Lazio aveva recentemente sospeso il pagamento della tassa in esame anche per le normali scommesse sportive. Anche in questo caso è stato emesso un decreto cautelare e l'udienza in camera di consiglio si terrà il prossimo 4 dicembre.