La patente del ricevitore e altre proposte
"Ci troviamo in linea con il percorso – che mette al centro la formazione – intrapreso da STS, percorso che in realtà Utis aveva già avviato con la proposta di istituire una patente del ricevitore". È quanto spiega a Agimeg Stefano Sbordoni, legale esperto di gioco e segretario nazionale dell'Utis.
"Il tabaccaio beneficia di un percorso normativo che gli consente di ottenere una qualifica attraverso una formazione. La qualifica di tabaccaio poi gli consente anche di poter offrire una serie di prodotti di gioco, primo fra tutti il Lotto. Ci sono però tanti ricevitori che non sono tabaccai. Sono esercenti nati con il totocalcio, e che adesso offrono una serie di altri giochi, il cui ruolo necessita adesso di un riconoscimento istituzionale. Dovrebbero insomma poter seguire un percorso qualificante analogo, per ottenere appunto una patente. È una proposta che avevamo già illustrato al sottosegretario Baretta".
E sulla proposta invece di consentire la ricarica dei conti di gioco online solo attraverso carte prepagate da acquistare nei punti fisici, vietando le operazioni dirette con carta di credito, Sbordoni osserva: "Il gioco non è altro che una delle attività che sempre di più si svolgono online. La cautela è certamente fondamentale, ma fa parte di un'educazione digitale più ampia che comprende fenomeni come fishing, truffe online e via dicendo. Le barriere sul web sono molti difficili da costruire, e la canalizzazione delle ricariche – per quanto condivisibile nelle finalità – potrebbe essere irrealizzabile. È molto meglio investire su un'educazione che punti a evitare i fenomeni patologici. I concessionari sono i primi che dovrebbero svolgere questo ruolo".