La vacca sta morendo
A la aca se móns el lat, mica ‘l sang. Alla vacca si munge il latte, non il sangue: un vecchio adagio contadino lombardo, seguito dalla saggia raccomandazione dell’allevatore: ” se vuoi il latte, alla vacca devi dare il fieno, e più latte vuoi migliore deve essere il fieno.
In data 15 ottobre 2008 il governo ha presentato alla sesta Commissione (Finanze) della Camera una serie di emendamenti al D. L. n. 149/08 “Disposizioni urgenti per assicurare adempimenti in materia comunitaria di giochi”.
Si tratta di emendamenti (modifiche proposte ad un testo di una legge in discussione davanti all’assemblea parlamentare), che pertanto come tali possono essere modificati o ritirati, non essendo ancora legge dello Stato italiano. Ma date le novità proposte, procedere con una breve disamina appare necessario. Andiamo con ordine. 1) Nelle prospettive di un’ennesima gara vengono abrogati tutti i riferimenti alle distanze tra punti vendita contenuti nel decreto “salva-infrazioni” di aprile (con i 200 metri per le agenzie “storiche”) e nel decreto c. d. “Bersani” (Il comma 1 dell’articolo 4-bis del decreto-legge 8 aprile 2008 n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2008, n. 101, nonché lettere f) e g) dei commi 2 e 4 dell’articolo 38 del decreto-legge 2006, n. 223, convertito, con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, sono abrogati). Abolite tutte le distanze, ed i diritti quesiti sul territorio dei concessionari attivi, Aams, secondo quanto si legge nel primo dei corposi emendamenti, emanerà un bando per l’assegnazione “del diritto di esercizio e raccolta fisica contestualmente di giochi su base ippica e sportiva, di cui alle lettere a) dei commi 2 e4 dell’art. 38 del decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223 (…) nei riguardi di soggetti, fino al numero massimo di 3000. Le predette concessioni non si estendono in ogni caso ai punti di vendita aventi come attività accessoria per la commercializzazione di prodotti di gioco pubblico”.
La gara sembra dovrà essere indetta a brevissimo. L’esecutivo, travestito da legislatore, vuole assolutamente:
- rispettare la data di revoca delle 329 concessioni ippiche storiche, fissata al 31 gennaio 2009;
- “superare l’attuale assetto organizzativo” della raccolta dei giochi e delle scommesse ippiche.
La procedura selettiva gestita da AAMS sarà aperta a operatori italiani e comunitari in possesso dei necessari requisiti di affidabilità, ed anche agli attuali concessionari per la raccolta di scommesse su base sportiva o ippica (“…nonché alle domande di soggetti che, alla data di entrata in vigore del presente articolo, sono titolari di concessione precedentemente conseguita per l’esercizio e la raccolta di scommesse su base ippica ovvero su base sportiva”). Le concessioni saranno aggiudicate fino al loro esaurimento alle migliori offerte, partendo da una base di 85mila euro: per gli operatori già titolari di una concessione (“Qualora le concessioni siano aggiudicate a soggetti titolari, per le concessioni precedentemente conseguita, di diritti di esercizio a raccolta in rete fisica di scommesse su base ippica ovvero su base sportiva”), l’importo da corrispondere sarà ridotto del 25 per cento rispetto a quello indicato nell’offerta. Gli effetti di questa disposizione, se conservata, possono essere variopinti. Di certo il rischio di ingolfamento è alto, così come quello di contenzioso. Il latte qui, potrebbe calare.
Il gioco a distanza (“Esercizio e raccolta a distanza dei giochi i Italia”). Secondo l’art. 1 bis nei testi degli emendamenti proposti, potrà essere esercitato oltre che dagli operatori già titolari di concessione per l’esercizio e la raccolta di giochi pubblici, da un massimo di 200 nuovi soggetti in possesso dei requisiti stabiliti, a cui verrà attribuita una concessione per nove anni.
Tra i requisiti degli operatori esteri che chiederanno la concessione, vi è quello dell’esercizio in uno stato europeo sulla base di un titolo abilitativo di gestione e raccolta di giochi, con un fatturato complessivo di 1,5 milioni di euro nell’ultimo biennio. Anche chi non è operatore – grande novità questa – (“… possesso di una capacità tecnico-infrastrutturale non inferiore a quella richiesta dal capitolato tecnico ….. comprovata da relazione tecnica sottoscritta da un soggetto indipendente, … altresì …. alla Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato una garanzia bancaria ovvero assicurativa a prima richiesta e di di durata biennale, di importo non inferiore ad euro 1.500.000″) potrà richiedere l’autorizzazione alla raccolta del gioco a distanza.
La struttura sarà quella della società di capitali, sarà richiesto il possesso dei requisiti di onorabilità e affidabilità ai legali rappresentanti, è prevista la possibilità di collocazione in uno stato UE delle infrastrutture tecnologiche dedicate alla concessione, a patto di predisporre e garantire un collegamento permanente con Sogei. Novità relativa quest’ultima, già concordata con Bruxelles per quel decreto “telematico” mai emesso. Anche la possibilità di presentare una garanzia assicurativa non sembrerebbe essere più un tabù. Certo, vista la performance del sistema bancario ed assicurativo, ci sarà poco da aspettarsi.
Sempre sul gioco a distanza, la proposta che ha destato più scalpore è quella del portale di AAMS, secondo la quale il giocatore per collegarsi al sito del concessionario con cui ha concluso un contratto di gioco a distanza, deve passare dal portale unico di AAMS, anche attraverso l”automatico reindirizzo” nel caso in cui egli tentasse di collegarsi direttamente al proprio website di giochi preferito. (“accesso dei giocatori all’area operativa del sito web sul concessionario dedicata all’offerta dei giochi (….) esclusivamente attraverso il portale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, anche attraverso automatico reindirizzo del giocatore nel caso di un suo tentativo di accesso diretto all’area operativa del predetto sito”) L’Aams renderà disponibili sul proprio sito gli indirizzi dei concessionari, consentendo così l’accesso ai rispettivi siti internet per il gioco. Se abbiamo imparato una cosa in questi anni di forte regolamentazione del gioco, è che i divieti senza le concrete possibilità di farli rispettare sono del tutto inutili. Anzi, creano un senso di disagio e frustrazione proprio in coloro che diligentemente li rispettano. L’operazione dell’oscuramento, con tutti i suoi difetti, si è rivelata efficace ed ha tenuto nel tempo. Ha permesso quantomeno alle imprese italiane di crescere e di formarsi una adeguata esperienza per poter competere. Certo, credere che scomparisse d’incanto tutto il mercato internazionale era ed è una pia illusione. L’operazione del portale unico di AAMS in quest’ottica non sembra avere le stesse qualità, anzi tecnicamente sembra un velleitario tentativo di complicare in modo costoso quelle modalità di gioco che si sono appena concesse.
Vedremo cosa accadrà. Ricordiamoci solo della povera vacca, valutando se sia meglio che con il suo latte continui a far campare tanti per molto tempo, o che finisca macellata in poche succulente bistecche.